ALBERTO RACCONTA SORDI
(M. A. Schiavina)
⭐⭐⭐⭐⭐
La giornalista Maria Antonietta Schiavina ha avuto il grande privilegio di poter conoscere e intervistare ‘l’impareggiabile Albertone nostro’ (Alberto Sordi), un uomo, un romano, un portento del cinema italiano.
Durante le piacevoli interviste che M. A. Schiavina svolge con Alberto Sordi, poi trascritte in questo libro, ci presenta Alberto (un uomo) e Sordi (un attore):
- Alberto si racconta nella sua sfera intima, familiare e sentimentale
- Sordi invece, si racconta quale attore e regista, dai suoi primi incarichi cinematografici, ai suoi successi e il tutto contorno da contesto storico culturale del tempo
Nel leggere sia di Alberto che di Sordi, mi è tornato alla mente quando insieme a mia nonna passavano il tempo davanti i suoi film e quante risate in compagnia di Albertone. Ancora oggi, rivedo i suoi capolavori come fosse la prima volta.
È stata una persona che nella sua vita è andato sempre per la sua strada e ha vissuto la sua vita con ironia e semplicità.
Infatti, nella biografia - intervista emerge un Alberto Sordi:
- Sognatore e realizzatore dei propri sogni: “[…] io volevo solo recitare e continuavo a esibirmi davanti a tutti, con costanza e sfacciataggine, approfittando di ogni occasione per dare il meglio di me. […] Sognavo la notte e mi svegliavo felice, sognavo il giorno a occhi aperti […] niente mi avrebbe fermato. Ma poi perché avrebbero dovuto farlo se far lavorare la mia fantasia mi rendeva così felice?!”
- Riflessivo: “Mi piaceva la varietà ma, soprattutto, l’umanità. Gli anziani, per esempio, mi attraevano tantissimo perché sentivo in loro toni di voce e argomenti sempre diversi. Mi affascinavano tutte quelle cose che […] non me le poteva dare la scuola ufficiale ma quella della vita.”
- Amante della romanità: “[…] quando uno va a piedi parla, si ferma, s’appoggia a una fontana, e mentre ascolta l’altro si dà un’occhiata intorno.”
- Abitudinario: “[…] l’abitudine della pennichella […] mi segue ovunque, immutata […]”
Poter riassumere un autobiografia – intervista come questa per me non è stato facile in quanto, leggere di Albertone ha innescando in me dei ricordi legati anche alla mia infanzia e al culto di Alberto Sordi che esiste dalla mia famiglia sin da quando ne ho memoria. Consiglio questa lettura a chi apprezza Alberto Sordi e la sua romanità, a chi è alla ricerca di ironia e simpatia e vuole dedicarsi un momento per sé all’insegna della nostalgia ma anche di piacevoli risate in ottima compagnia.
#caracarissimame
#albertoraccontasordi

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