MARIA MONTESSORI:
la voce dei bambini
(Daniela Palumbo)
⭐⭐⭐⭐⭐
La scrittrice Daniela Palumbo ci conduce nel lontano 1885, quando una Maria Montessori quindicenne inizia a raccontarsi in prima persona e si presenta proprio come la donna che sarebbe diventata a distanza di alcuni anni: una persona determinata contro tutto e tutti.
Maria Montessori ci parla in prima persona raccontandoci la sua vita:
- da donna medico a psichiatra
- dalla gravidanza di Mario alla ‘decisione’ di affidarlo ad
un’altra famiglia
- dai bambini affetti da frenastenia alla prima Casa dei Bambini nel
quartiere di San Lorenzo a Roma
- dal rifiuto di una proposta di matrimonio al riavvicinamento
con suo figlio Mario
- dalle Case dei Bambini in America, al suo NO al fascismo e al suo viaggio in India sino il suo testamento a suo figlio Mario
Un racconto che con semplici parole ci fa conoscere una Maria Montessori umana alle prese con rimpianti, momenti scoraggianti ma sempre con la forza necessaria di rialzarsi e continuare la sua missione.
Io sono sempre stata affascinata dalla figura di Maria Montessori e non a caso ho scelto di farne oggetto di studio e ricerca nella mia tesi triennale in scienze storico artistiche e ad oggi, sto approfondendo la sua conoscenza perché sono convinta che il suo metodo non solo sia attualissimo ma trovi applicazioni in tantissimi abiti che meritano di essere indagati.
Quando, facendo una ricerca on line ho scoperto questo libro, non appena ho osservato la copertina, ho subito detto a me stessa: NON PUO’ MANCARE TRA I LIBRI DEDICATI A MARIA MONTESSORI!
Sono convinta che Maria Montessori vorrebbe proprio che noi trattassimo i bambini con la stessa semplicità e sincerità con cui #danielapalumbo ci ha permesso di conoscerla. Inoltre, ritengo che sia una lettura consigliatissima per tutte le giovani perché a questo mondo non abbiamo bisogno solo di principi che salvano le principesse ma anche di donne che insegnano a salvarsi anche da sole e ad essere indipendenti.
Ps. La copertina è strepitosa! Io immagino Maria Montessori proprio così: sempre composta e ordinata, alla sua scrivania, a creare lei stessa il materiale adatto ai suoi bambini fatto con materiali facilmente reperibili e riconoscibili alla vista e al tatto.
“[…] E’ un po' così che mi sento, un giardiniere. I miei fiori sono i bambini: io non faccio che coltivarli con passione, la bellezza e la grazia sono tutte nella loro natura, nel loro essere bambini, con quella loro lucida ingenuità che è il segreto dell’infanzia, dopotutto.”
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