IL MERAVIGLIOSO MAGO DI OZ
(Lyman Frank Baum)
⭐⭐⭐⭐ ⭐
"[...] Viva quel regno scintillante di magia
Smeraldi qua, smeraldi la', ma che felicità
Viva quel regno dove tutto é fantasia
In questo regno il sogno é gia' realtà [...]"
(Il Mago di Oz - Cristina D' Avena)
Dorothy, è una bambina che non avendo più i genitori vive nella fattoria di Zia Em e Zio Henry nel Kansas. A seguito di un ciclone, in cui ‘la casa dondolava e il vento non smetteva di fischiare’, Dorothy si addormenta ma al suo risveglio “lanciò un grido di stupore, si guardò intorno, gli occhi via via più spalancati alla vista di tante delizie.’
Si trova così catapultata in un mondo diverso da quello che lei conosce dove a Nord, Sud, Est ed Ovest vivono 4 streghe:
- Le Streghe del Nord e del Sud sono buone
- Le Streghe dell’Est e dell’Ovest sono cattive
Dorothy che è meravigliata ma allo stesso tempo ansiosa di tornare a casa propria, baciata e consigliata dalla Strega del Nord, si mette in cammino verso il Regno di Smeraldo dove vive il potente e temibile Mago di Oz che potrà ricondurla a casa.
Dorothy, insieme al suo cagnolino Toto, inizia così il suo viaggio durante il quale incontrerà e stringerà amicizia con:
Lo SPAVENTAPASSERI
Il BOSCAIOLO DI LATTA
Il LEONE
Ognuno di loro ha un desiderio e spera che il Mago di Oz possa realizzarlo:
➤Lo Spaventapasseri desidera il CERVELLO: "[...] non voglio che mi diano del cretino, e se rimango con la testa imbottita di paglia [...] come faccio ad imparare qualcosa?"
➤Il Boscaiolo di Latta desidera il CUORE: "[...] una volta ce l'avevo un cervello, e anche un cuore; così avendoli provati entrambi, preferisco di gran lunga avere un cuore. [...] il cervello da solo non basta per farti felice [...]"
➤Il Leone desidera il
CORAGGIO: "[...] Ma di fronte al pericolo, immancabilmente, mi viene il batticuore."
Dorothy, Toto, lo Spaventapasseri, il Boscaiolo di Latta e il Leone partono così tutti insieme ed è proprio vero il detto che ‘l’unità fa la forza’ perché non sarà un tragitto privo d’insidie ma al contrario, saranno proprio quegli elementi che loro credono di non possedere – cervello, cuore, coraggio – a permettergli di arrivare alla fine del loro viaggio.
È la prima volta che leggo IL MERAVIGLIOSO MAGO DI OZ perché ogni volta che lo vedevo esposto in qualche scaffale, passavo oltre fin quando, trovandomi immersa nel settore dedicato alla Letteratura per Ragazzi della libreria per scegliere il regalo del mio compleanno da parte della mia dolce metà, l’edizione del libro della Gribaudo mi ha chiamata.
Ed ecco che, grazie anche alla challenge di lettura che gestisco e a cui partecipo, ho finalmente trovato l’occasione adatta per leggermi e gustarmi questa “storia […] scritta soltanto per far divertire i bambini dei giorni nostri.” (L. Frank Baum)
È un racconto dalla scorrevole scrittura e dalla semplice comprensione il cui insegnamento non si limita alle righe conclusive della storia ma accompagna il lettore dall’inizio alla fine.
È un viaggio in cui i protagonisti presentano e sviluppano una propria personalità: all’inizio manifestano poca autostima e fiducia in sé stessi, si sentono mancanti di qualcosa senza accorgersi che in realtà hanno quello di cui necessitano.
Ad esempio, lo Spaventapasseri pensa di non saper ragionare eppure ha imparato a vedere, parlare e sentire, il Boscaiolo di Latta invece, dice di non provare sentimenti nonostante ricordi il suo amore passato, difenda la Regina dei Topi di Campagna e si senta anche arrugginito; infine, il Leone che dice di essere un codardo, affronta i Tigrorsi e mantiene intanto il proprio orgoglio di fronte la Strega cattiva dell’Ovest.
Non voglio negare che questa lettura per me è stata una terapia perché anche io sono una donna insicura, lotto con la mia mancata autostima e poca considerazione, a volte la paura e la pigrizia prendono il sopravvento tanto che scuotermi è quasi impossibile. Mi sento come Dorothy e il Leone nel Mortifero Campo di Papaveri il cui ‘odore è così potente da far cadere addormentato chiunque lo inspiri e, se chi dorme non viene trasportato via, lontano dal loro profumo, allora continua a dormire e non si sveglia più’. In questi momenti, quanto sono grata di avere vicino a me il cervello di uno Spaventapasseri e il cuore di un Boscaiolo di Latta (ovviamente metaforicamente parlando) che mi prendono in braccio, mi scuotono dal mio torpore e mi riportano coi piedi per terra. Nel momento che ritrovo il mio equilibrio e una sicurezza che non pensavo potessi avere, come Dorothy, ‘batto i tacchi delle scarpe d’argento’ e ricomincio a camminare proprio da dove avevo lasciato ma in modo più deciso e determinato.
Credo sia normale provare sentimenti contrastanti con sé stessi ma questi non possono e non devono ostacolarci. Piuttosto, questi ostacoli vanno analizzati e superati proprio come fa il Boscaiolo di Latta quando, per poter oltrepassare un muro di porcellana bianca, costruisce una scala.
“Sai, qui nel nostro paese viviamo felici e contenti e possiamo parlare e muoverci come ci pare e piace. Ma come ci portano via ci irrigidiamo all’istante e, allora, possiamo soltanto stare immobili […]”
Possiamo rendere felici gli altri e annullare noi stessi, ‘irrigidendoci, stando immobili’, accettando impassibili l’opinione e le scelte altrui ed essere semplici Statue di Porcellana da salotto, oppure ‘vivere felici’ essendo semplicemente noi stessi, amandoci, accettandoci, vivendo gli ostacoli non come impedimenti ma come occasioni per migliorarci.
La felicità è una scelta: dipende da noi!
#caracarissimame
#carartecarissimarte
#ilmeravigliosomagodioz
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