DRACULA
(Bram Stoker)
⭐⭐⭐⭐⭐
“[…] mi stava vicino, lo vedevo da sopra la spalla, ma nello specchio egli non si rifletteva!”
Transilvania: il Procuratore legale Jonathan Harker sta gestendo l’acquisto di un immobile effettuato a Londra dal Conte Dracula e durante la sua permanenza nel Castello di questi, rimane perplesso da una serie di situazioni e circostanze che iniziano ad insospettirlo.
“Ascoltateli, i figli della notte. Che musica fanno, eh? […] Amo l’ombra e l’oscurità, e desidero restare solo con i miei pensieri non appena posso.” (Dracula)
“Fin dove giunge lo sguardo […] non sono dell’umore più adatto a descrivere la bellezza. Una Volta ammirato il panorama, ho proseguito nelle mie esplorazioni: porte, porte, porte, dappertutto e tutte chiuse e sbarrate. […] Il castello è un vero e proprio carcere, e io ne sono prigioniero!”
L’avvistamento di un sacco in cui si muove un essere vivente che si rivela essere un bambino, delle creature fameliche che si avventano su di esso e una madre che grida: “Mostro, ridammi mio figlio!”, le cui urla e gesti di dolore trovarono il culmine da un latrare di lupi in avvicinamento, convincono Jonathan, che Dracula è una creatura mostruosa, un VAMPIRO!
“Non provavo pietà per lei, perché ora sapevo che ne era stato del suo bambino, ed era meglio per lei che fosse morta.”
- Come può Jonathan fuggire?
Intanto, in Inghilterra, Mina Murray, la fidanzata di Jonathan che è in attesa del suo ritorno, soggiorna insieme alla sua cara amica Lucy presso Whitby. Lucy presto sposerà Arthur, prossimo Lord Holmwood. Ma all’improvviso Lucy inizia a star male e anche se ci sono cenni di ripresa, la sua salute peggiora.
A prendersi cura di lei c’è il Dottor Seward, il quale dirige un manicomio e ultimamente è alle prese con un paziente alquanto strano ed enigmatico, Renfield.
Il Dottor Seward però, non riesce a curare Lucy come vorrebbe e decide di lasciarsi consigliare dal suo mentore e medico Dottor A. Van Helsing, il quale, non appena giunge a destinazione intuisce che la malattia di Lucy non è un malanno comune ma è altro tanto che usa rimedi insoliti (come ad esempio l’aglio, sia sugli stipiti delle porte che sugli infissi delle finestre e anche come collana per la malata). Ma purtroppo questo non basta a salvare la giovane Lucy che muore.
Intanto, ancor prima che Lucy morisse, Mina era stata contattata da un convento di suore e le avevano comunicato che Jonathan era ospite presso di loro ma in stato di shock, per cui sapendo di lasciare Lucy in buone mani era partita per assistere il suo fidanzato e non appena lo aveva raggiunto la coppia di innamorati aveva convolato subito a nozze. Mina scrive a Lucy, ignara della sue morte, raccontandole l’evolversi degli eventi insieme a Jonathan ma sarà proprio A. Van Helsing a comunicarle la morte della sua amica.
Van Helsing sarà anche un ottimo punto di riferimento per Mina, quando cercherà un modo per aiutare ancora meglio suo marito a superare quel trauma che tanto lo perseguitava dalla Transilvania e che lei scopre leggendo il suo diario: ecco che questo permetterà a Van Helsing, Seward e la Famiglia Harker di capire che stanno lavorando tutti per una direzione comune.
Inizia così na vera e propria caccia al Vampiro e anche una corsa contro il tempo che li porterà a riesaminare i loro diari, lettere, articoli di giornale, registrazioni … nella speranza di trovare Dracula e porre fine alla sua esistenza come non vivente!
- Ma che ruolo a Renfield in tutto questo?
- Troverà veramente pace l’anima di Lucy?
- Perché Dracula si accanisce su Mina, la moglie di Jonathan?
Poter riassumere un romanza di questa portata per me è stato veramente difficile perché vi sembrerà io abbia scritto tanto ma in realtà ho tralasciato tantissimo, forse quegli aspetti che più mi hanno anche inquietato.
Con questa lettura sono uscita dalla mia confort zone e sono veramente contenta di aver avuto l’opportunità di farlo. Sentivo parlare di questo romanzo da quando andavo a scuola ma non l’ho mai voluto leggere e questo per i miei soliti pregiudizi … mi sono persa una lettura fenomenale!
Il romanzo mi teneva col fiato sospeso pagina dopo pagina che neanche i lunghi capitoli mi hanno disturbata: anzi, l’adrenalina che avevo mi rendeva talmente frenetica che forse non l’ho neanche apprezzato come avrei dovuto ma non mi nego una rilettura in futuro.
Si, non nascondo che ho avuto momenti di paura, di angoscia e anche di tristezza ma l’averlo letto in estate quando fortunatamente il vento non ha fatto sbattere porte o finestre mi ha permesso di dosare meglio il mio stato ansiogeno.
Mi ha fatto un particolare effetto trovare il nome di A. Van Helsing … vi state domandando perché? Perché io lo conoscevo solamente dal film ma non sapevo fosse un personaggio chiave nel romanzo e questo dimostra come tutto quello vediamo in tv ma anche le serie che ci vengono proposte, il più delle volte traggono ispirazione da un qualcosa che già era stato scritto ma che non sempre si conosce.
Un personaggio che mi è rimasto nel cuore è proprio Mina Murray, la quale vive nella certezza delle sue convinzioni ed è una donna avanti coi tempi. È un valido aiuto per suo marito, non solo perché si prende cura di lui nel bisogno ma anche perché si occupa di mansioni come dattilografare che poi le torneranno utili quando inizierà la caccia al Vampiro e sarà proprio lei con il suo intuito e la sua logica a fornire agli uomini un ottimo punto d’arrivo (e tutto questo lo fa nonostante la sua vita sia in bilico con la non -vita).
“Dovete promettermi, ognuno di voi […] tu pure, mio caro […] Tu mi sei più vicino e più caro di ogni cosa al mondo; le nostre anime sono fuse in una sola, per tutta la vita e per sempre. […] se è destino che io debba avere la morte per mano di qualcuno, sia per mano di colui che più mi ama. […]”
Per Dracula invece, personaggio che inizialmente ho ripugnato, non ho potuto fare a meno di provare pietà perché per secoli è stata un’anima in pena, tormentata da un destino che lo rendeva tale e temibile e che forse non ha mai potuto scegliere.
“[…] proprio in quell’attimo di dissoluzione finale sul volto gli si è dipinta un’espressione di pace, quale mai avrei immaginato di scorgervi.”
Dracula è un romanzo che si presta a tantissime interpretazioni personali e psicologiche e nel suo essere così oscuro io credo lasci anche un messaggio di speranza: non tutto è perduto!
Infatti, ricordiamoci che dopo aver trovato finalmente la pace (perché Dracula trova la pace), “il castello […] si stagliava sul cielo rosso (un colore acceso), ogni pietra degli spalti diroccati disegnandosi controluce […]
Io non posso fare altro che consigliarvi la lettura di questo romanzo vivendo le emozioni e le sensazioni che esso saprà suscitarvi perché l’essere umano è fatto anche di questo.
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